In cosa consiste l’ernia ombelicale
Un problema che si presenta in modo piuttosto comune nei neonati ma che può anche colpire gli adulti è l’ernia ombelicale. Ma di cosa si tratta?
Quando si parla di ernia ombelicale ci si riferisce ad una piccola protuberanza che può formarsi sull’ombelico o nelle sue vicinanze. Si tratta di un rigonfiamento dovuto ad una profusione di una piccola parte dell’intestino, la quale sfrutta una leggera apertura attraverso i muscoli dell’addome.
Il sintomo principale per riconoscerla è proprio la presenza di un gonfiore nella zona ombelicale, alla quale si aggiunge il lamentarsi di alcuni fastidi.
Come dicevamo, questa problematica è più comune nei bambini ma può presentarsi anche negli adulti. La differenza principale è che, mentre nel caso dei bimbi tende a scomparire entro il quinto anno di età, per gli adulti è spesso necessario un intervento chirurgico.
Vediamo dunque in quali casi quest’ernia tende a manifestarsi negli adulti e in cosa consiste l’intervento all’ernia ombelicale.
Cause e quando è necessario l’intervento chirurgico
Nel caso degli adulti, l’ernia ombelicale può verificarsi a seguito di grandi sforzi, ad esempio la gravidanza. Quest’ernia è solita manifestarsi quando la parete addominale presenta poca tonicità muscolare, che proprio in seguito allo sforzo viene danneggiata.
I due principali fattori di rischio dai quali può scaturire l’ernia addominale sono comunque rappresentati dalle gravidanze e dai casi di obesità, con rilievo anche alla predisposizione genetica del soggetto.
Quando si verificano i sintomi dell’ernia addominale detti precedentemente – rigonfiamento e fastidi locali – è importante consultare un professionista, il quale svolgerà gli esami necessari per verificare se la medesima sia presente. La tecnica utilizzata è quella di una TAC, in modo tale da poterne confermare la presenza, misurarne le dimensioni e individuare la migliore soluzione per curarla.
L’intervento all’ernia ombelicale
La soluzione all’ernia ombelicale è quella dell’intervento chirurgico. A mezzo di esso si va infatti riposizionare il contenuto dell’ernia all’interno dell’addome, suturare le fasce addominali e, se necessario, a posizionare un materiale sintetico molto sottile per rinforzare l’addome.
Questo intervento chirurgico tende a differire leggermente a seconda delle dimensioni dell’ernia.
Quando si tratta di ernie piccole, l’intervento viene infatti svolto in day surgery e mediante anestesia locale. In questo caso l’incisione effettuata dal chirurgo sarà molto più ridotta, rendendo l’operazione meno invasiva.
Nel caso di ernie di medie e grandi dimensioni è invece necessario rinforzare la parete addominale a mezzo di un’apposita rete. Ciò comporta talvolta il ricorso all’anestesia genere. In questo caso, al paziente viene richiesto di rimanere nella struttura ospedaliera da 1 a 3 giorni.
Durante la fase successiva all’intervento viene generalmente richiesto al paziente di non svolgere attività lavorativa per circa due settimane, trascorse le quali può tornare ad effettuati i lavori meno gravosi. Per l’attività sportiva bisognerà attendere il consenso del medico che dovrebbe arrivare dopo circa 30 giorni.
Se temi la presenza di un’ernia ombelicale e, più in generale, se vuoi svolgere dei controlli per valutarne lo stato e la necessità di intervento, puoi prenotare una visita in qualsiasi momento tramite il form presente sul sito oppure telefonicamente.