Diastasi dei muscoli retti, chiamata anche diastasi addominale, è una patologia che oltre a colpire gli adulti può presentarsi pure nei neonati. Come vedremo, in quest’ultimo caso il suo verificarsi è abbastanza frequente, tuttavia essa è legata a delle dinamiche molto diverse rispetto al caso degli adulti e raramente può divenire un motivo di preoccupazione.
Prima di passare al tema più specifico della diastasi nei bambini, è bene introdurre più genericamente cos’è la diastasi addominale. Al riguardo, è importante ricordare che, nel linguaggio medico, diastasi indica una separazione di due parti del corpo che normalmente si trovano unite. Si tratta infatti di un termine che può essere utilizzato in riferimento alla muscolatura ma anche alle ossa.
Nel caso della diastasi addominale, quindi, ci si riferisce a una separazione del retto addominale, dalla quale ne derivano conseguenze sia di carattere funzionale che estetico. In particolare, il retto addominale rappresenta uno dei principali muscoli della parete addominale anteriore. La sua struttura, divisa in parte destra e parte sinistra, comporta che in alcune occasioni le due parti si separino eccessivamente, causando una diastasi. Tali parti del retto addominale solo legate da un tessuto chiamato “linea alba” che si contraddistingue per la sua resistenza ma anche per la poca elasticità. In tutti quei casi in cui questo tessuto si dovesse sfibrare o ridurre nelle dimensioni vi è il rischio che lo stesso non recuperi più il suo stato originario e che, pertanto, la diastasi permanga.
Nonostante la definizione di diastasi sia identica indistintamente che colpisca un adulto o un neonato, in questo secondo caso essa ha una rilevanza completamente diversa rispetto a quanto accade per i primi (soprattutto sportivi e donne in gravidanza). La diastasi dei muscoli retti, come ora approfondiremo, è infatti una condizione che nei bambini, nella maggior parte dei casi, si risolve spontaneamente.
La diastasi dei muscoli retti o addominale nei bambini
Come accennavamo in precedenza, la presenza della diastasi addominale nei bambini rappresenta una condizione abbastanza frequente. Nella maggior parte dei casi non crea alcuna problematica in quanto si lega ad una normale fase della crescita del neonato. Nel momento della nascita i muscoli dell’addome possono infatti non essere ancora uniti dalla linea alba poiché necessitano di ulteriore tempo per completare il loro sviluppo.
In generale, il periodo necessario per la scomparsa della diastasi addominale nei bambini attraverso la completa chiusura dei muscoli retti viene raggiunta verso l’età dei 3-4 anni. In questo lasso di tempo, se non vi sono indicazioni in senso contrario da parte del professionista che ha visitato il bambino, è probabile che non sussistano motivi di preoccupazione da parte dei genitori.
Le principali situazioni nella quali la diastasi addominale del neonato potrebbe portare con sé delle problematiche sono quelle legati a obesità, sforzi fisici eccessiva oppure a casi di diastasi congenita. Qualora vi fosse il timore di rientrare in queste casistiche è opportuno chiedere il parere del pediatra, il quale potrà svolgere dei controlli in grado di capire origine ed eventuali rischi della diastasi nel bimbo.
Sotto il profilo dei sintomi, tendenzialmente questi si manifestano in vomito nonché dolore e rossore nella zona addominale.