In cosa consiste il laparocele addominale
Il laparocele è una particolare tipologia di ernia che può formarsi successivamente ad un intervento chirurgico nella zona addominale in cui è presente una cicatrice.
A livello visivo si manifesta come una profusione esattamente nella zona in cui si situa la cicatrice. Tale profusione è infatti dovuta alla fuoriuscita di un viscere, il quale genera un rigonfiamento che va poi a formare una tumefazione molle. Molto spesso si tratta di un rigonfiamento graduale, che inizialmente ha delle dimensioni molto ridotte ma che nel corso del tempo possono aumentare.
Sotto il profilo dei sintomi, il laparocele addominale può risultare totalmente asintomatico, andando quindi a rappresentare un problema di carattere meramente estetico. Non sono tuttavia rari i casi in cui lo stesso va a causare dei dolori e dei fastidi, i quali divengono più frequenti stando in posizione eretta o quando si è soggetti ad uno sforzo fisico.
Andiamo ora a vedere quali sono le soluzioni utilizzate per trattare il laparocele e durata dell’intervento.
Come si svolge l’intervento
L’intervento per curare il laparocele addominale può essere svolto in due modalità, quella c.d. tradizionale oppure mediante laparoscopia. In entrambi i casi, salvo situazioni in cui le dimensioni del laparocele siano particolarmente ridotte, l’operazione viene effettuata mediante anestesia generale.
L’intervento di tipo tradizionale prevede che il chirurgo agisca direttamente sulla cicatrice già presente sull’addome e che ha causato il laparocele. Si va quindi ad aprire la cicatrice al fine di riportare alla sua posizione originaria il viscere precedentemente fuoriuscito. Fatto ciò la cicatrice viene richiusa con l’ausilio di un apposito materiale che permette di mantenere in alterata la posizione degli organi addominali e contribuisce a rinforzare la parete dell’addome.
La seconda modalità di intervento, sempre più frequente negli ultimi anni soprattutto per laparocele di piccole dimensioni, è la laparoscopia. Quest’ultima è una soluzione chirurgica mini invasiva e si basa sull’effettuazione di tre piccoli incisioni nell’addome le quali permettono di introdurre una telecamera e gli strumenti chirurgici.
La telecamera ha un ruolo fondamentale perché permette di svolgere l’intervento sulla base delle immagini da essa prodotte, così da poter ricollocare il contenuto del laparocele nella sua sede naturale senza la necessità di riaprire la cicatrice.
Durata dell’intervento e prognosi
A livello di durata dell’intervento possiamo dire che la soluzione tradizionale e quella di laparoscopia si equivalgono, durando in media dalle 2 alle 3 ore.
Con riferimento alla prognosi, l’intervento tradizionale può talvolta richiedere qualche giorno in più di ricovero a causa della possibile presenza di drenaggi e per il fatto che si tratta di una modalità spesso utilizzata per laparocele di grandi dimensioni.
Nel caso della laparoscopia, trattandosi di una soluzione chirurgica mini invasiva utilizzata in casi meno “gravi”, i tempi di recupero possono infatti essere più brevi, tantoché generalmente i fastidi post operatori sono minimi e il paziente può ritornare a casa propria dopo uno o due giorni. Se temi la presenza di laparocele addominale e, più in generale, se vuoi svolgere dei controlli per valutarne lo stato e elaborare un procedimento di cura, puoi prenotare una visita in qualsiasi momento tramite il form presente sul sito oppure telefonicamente