Chirurgia Bariatrica e della Parete Addominale
Settembre 30, 2025

Palloncino gastrico: cos’è, come funziona e benefici

Sempre più persone cercano soluzioni efficaci ma non invasive per affrontare il problema dell’obesità. 

In questo contesto, il palloncino gastrico rappresenta un’opzione innovativa e temporanea, capace di favorire una significativa perdita di peso senza ricorrere a interventi chirurgici. 

Cos’è il palloncino gastrico

Il palloncino gastrico è un dispositivo medico temporaneo utilizzato per supportare la perdita di peso in pazienti obesi o in sovrappeso. Viene posizionato nello stomaco per occupare spazio, ridurre l’appetito e facilitare il senso di sazietà, aiutando così a ridurre l’introito calorico quotidiano.

Definizione e scopo del trattamento

Si tratta di un palloncino morbido in silicone o poliuretano che, una volta inserito nello stomaco per via endoscopica o attraverso una capsula ingeribile, viene riempito con soluzione fisiologica o gas sterile. Il suo scopo è duplice: da un lato riduce la capacità gastrica, limitando la quantità di cibo ingerita; dall’altro, agisce sul comportamento alimentare, aiutando il paziente a modificare le abitudini in modo sostenibile. È un trattamento temporaneo che dura generalmente da 6 mesi, fino a un massimo di 12, ed è pensato come supporto a un programma strutturato di rieducazione nutrizionale e psicologica.

Tipologie di palloncini gastrici disponibili

Esistono diverse tipologie di palloncini gastrici, ognuna con specifiche indicazioni:

  • Palloncino endoscopico tradizionale, che viene inserito e rimosso tramite gastroscopia e richiede una leggera sedazione.
  • Palloncino ingeribile (es. Elipse), introdotto tramite una capsula deglutibile, che si gonfia una volta raggiunto lo stomaco ed è espulso spontaneamente dopo circa 4 mesi.
  • Palloncini a regolazione variabile, che possono essere riempiti o sgonfiati in corso di trattamento per adattarsi meglio alla risposta individuale del paziente.

Questa varietà consente un approccio sempre più incline ad adattarsi ad esigenze cliniche, preferenze e dei fattori di rischio di ciascun paziente, e condizioni generali individuali.

Come funziona il palloncino gastrico

Il palloncino gastrico agisce creando una sensazione precoce di sazietà e riducendo l’appetito grazie allo spazio che occupa all’interno dello stomaco. Ma il suo funzionamento va oltre il semplice effetto meccanico: coinvolge anche modificazioni neuro-ormonali che influiscono sui comportamenti alimentari. Per questo è considerato uno strumento ponte, utile a facilitare cambiamenti duraturi nello stile di vita.

Procedura di inserimento

L’inserimento dipende dalla tipologia di palloncino. Quelli tradizionali richiedono un breve intervento ambulatoriale in sedazione, durante il quale il palloncino viene posizionato nello stomaco tramite gastroscopia e poi riempito con soluzione fisiologica (fino a 700 ml). 

Le versioni più recenti, come il palloncino ingeribile (Elipse), si assumono come una normale capsula, senza anestesia o endoscopia: una volta giunto nello stomaco, viene riempito attraverso un sottile catetere e successivamente il sistema si autoespelle dopo circa 16 settimane.

Meccanismo d’azione nel corpo

Una volta gonfiato, il palloncino occupa circa un terzo del volume gastrico, riducendo la capacità di assunzione del cibo e inducendo un senso di pienezza più rapido. Ma c’è di più: studi recenti indicano che il palloncino gastrico influisce anche sui livelli di grelina, il cosiddetto “ormone della fame”, e può contribuire alla regolazione del metabolismo glucidico. Inoltre, rallenta lo svuotamento gastrico, prolungando la sensazione di sazietà anche dopo pasti ridotti.

Durata del trattamento

La durata standard del trattamento varia generalmente da 4 a 6 mesi, ma esistono modelli approvati per un impianto fino a 12 mesi, con possibilità di riadattamento del volume. Dopo la rimozione o l’espulsione del palloncino, il vero obiettivo diventa il mantenimento dei risultati ottenuti, grazie a un percorso multidisciplinare basato su educazione alimentare, supporto psicologico e attività fisica regolare.

Benefici del palloncino gastrico

Il palloncino gastrico rappresenta una delle soluzioni meno invasive e più flessibili nella gestione dell’obesità moderata. I suoi vantaggi non si limitano alla perdita di peso: è un’opportunità per modificare la relazione con il cibo e correggere dinamiche disfunzionali legate all’alimentazione anche a livello comportamentale. Inoltre, grazie alla sua reversibilità e alla possibilità di trattamento ripetuto, è uno strumento particolarmente utile per pazienti che desiderano evitare la chirurgia o che necessitano di un miglioramento clinico prima di un intervento maggiore.

Perdita di peso

In media, i pazienti perdono dal 10% al 15% del peso corporeo iniziale nei 4-6 mesi di trattamento, ma non è raro osservare risultati superiori se il palloncino è inserito in un percorso strutturato. Curiosamente, la riduzione del peso non è sempre proporzionale alla dimensione del palloncino, ma è fortemente influenzata dall’adattamento neurocomportamentale del paziente: in altre parole, chi interiorizza il nuovo stile alimentare, anche dopo la rimozione, ha più probabilità di mantenere i risultati.

Miglioramento delle condizioni di salute associate all’obesità

Uno degli effetti meno noti del palloncino è il miglioramento della sensibilità insulinica già nelle prime settimane, ancor prima di un calo ponderale significativo. Questo effetto precoce è particolarmente utile nei pazienti con diabete di tipo 2 o insulino-resistenza. Studi clinici hanno inoltre mostrato riduzioni misurabili nella pressione arteriosa e nei marker infiammatori sistemici (come la PCR ultrasensibile), suggerendo un impatto positivo anche sul rischio cardiovascolare.

Vantaggi rispetto ad altri trattamenti per la perdita di peso

A differenza di farmaci o interventi chirurgici, il palloncino non altera la fisiologia digestiva in modo permanente. Questo lo rende adatto anche a pazienti giovani, donne in età fertile o a chi desidera un approccio “reversibile” ma efficace. Inoltre, il dispositivo funge da biofeedback interno: la sensazione di sazietà indotta agisce come un promemoria corporeo, aiutando a rieducare il comportamento alimentare in modo più intuitivo. Infine il palloncino ha la possibilità di uso sequenziale: alcuni protocolli prevedono l’inserimento ciclico di più palloncini per prolungare i benefici nel tempo, con buoni risultati nella perdita di peso sostenuta.

Candidati ideali per il palloncino gastrico

Il palloncino intragastrico è quindi una soluzione intermedia tra dieta/farmaci e la chirurgia bariatrica, ed è pensato per specifici profili di pazienti. Non si tratta solo di raggiungere un determinato valore di BMI: la scelta del trattamento deve considerare anche aspetti metabolici, psicologici e motivazionali. Individuare correttamente i candidati ideali consente di massimizzare i risultati e ridurre il rischio di complicanze o insuccessi.

Criteri di eleggibilità

Generalmente, il trattamento è indicato per adulti con un indice di massa corporea (BMI) compreso tra 27 e 40, quindi in condizioni di sovrappeso significativo o obesità di grado I-II. Tuttavia, è particolarmente efficace anche nei pazienti con obesità viscerale, ovvero un accumulo di grasso addominale centrale, spesso associato a insulino-resistenza, steatosi epatica e rischio cardiovascolare.

Il palloncino può anche essere utilizzato come “ponte” verso la chirurgia, migliorando le condizioni cliniche prima di un intervento bariatrico definitivo (come sleeve o bypass). Ad esempio, in pazienti con BMI >50 o comorbidità scompensate, ridurre anche solo il 10% del peso corporeo prima dell’operazione può abbattere drasticamente i rischi anestesiologici e operatori.

Controindicazioni

Il palloncino non è indicato in presenza di ernie iatali di grandi dimensioni, patologie infiammatorie gastriche attive (gastrite, ulcera), o disturbi psicologici non controllati, come disturbi dell’alimentazione o ansia grave. Inoltre, va escluso nei pazienti con dipendenza da alcol o farmaci, poiché queste condizioni possono compromettere l’aderenza al protocollo post-inserimento.

Un’altra controindicazione spesso dimenticata riguarda pregressi interventi chirurgici gastrici (come resezioni o fundoplicatio), che possono alterare la conformazione dello stomaco e aumentare il rischio di complicanze.

Effetti collaterali e rischi

Sebbene il palloncino gastrico sia una procedura non chirurgica e reversibile, non è priva di effetti collaterali e potenziali complicazioni. La maggior parte dei sintomi è temporanea e legata all’adattamento dello stomaco al dispositivo, ma è fondamentale conoscere in anticipo cosa aspettarsi e come affrontare eventuali criticità.

Possibili complicazioni

Nei primi 3-5 giorni dopo il posizionamento, nausea, vomito, crampi addominali e senso di gonfiore sono molto frequenti: si tratta di una reazione fisiologica del corpo alla presenza di un corpo estraneo nello stomaco. In genere, questi sintomi si risolvono con la terapia antiemetica e un’alimentazione liquida progressiva.

In una percentuale ridotta di casi (2-7%), il palloncino può causare reflusso gastroesofageo importante, gastrite erosiva o ulcere, soprattutto se il paziente assume FANS o ha già una predisposizione acida elevata. In questi casi può essere necessario rimuoverlo anticipatamente.

Una complicazione rara ma grave è la migrazione del palloncino nell’intestino, che può causare un’occlusione. Per questo i palloncini moderni vengono spesso riempiti con soluzione salina colorata con blu di metilene: se il dispositivo si rompe, il paziente nota un cambiamento del colore delle urine, permettendo un intervento tempestivo.

Gestione degli effetti collaterali

Il successo del trattamento passa anche da un follow-up medico accurato. Oltre ai farmaci antiacidi e procinetici iniziali, è importante monitorare regolarmente il peso, l’idratazione, i segni vitali e l’aderenza alimentare. Alcuni centri integrano il percorso con supporto psicologico e nutrizionale, riducendo l’incidenza di abbandono precoce o insuccesso.

Alcuni pazienti sviluppano tuttavia una tolleranza soggettiva negativa al dispositivo, percependolo come fonte costante di ansia o disagio. In questi casi, una valutazione psichiatrica o il ritiro anticipato del palloncino può essere la scelta più sicura.

Risultati attesi e mantenimento del peso

Il palloncino gastrico non è una soluzione miracolosa, ma uno strumento temporaneo che può favorire una significativa perdita di peso se accompagnato da un cambiamento duraturo delle abitudini e dello stile di vita. La vera sfida, infatti, non è solo dimagrire, ma mantenere nel tempo i risultati ottenuti.

Percentuale media di perdita di peso

In media, i pazienti che seguono correttamente il protocollo perdono tra il 10% e il 15% del peso corporeo iniziale nei 6 mesi di trattamento. Ad esempio, una persona di 100 kg può aspettarsi una riduzione tra i 10 e i 15 kg, con picchi superiori nei soggetti più aderenti alla dieta e al supporto comportamentale.

Tuttavia, il risultato non è lineare: molti pazienti sperimentano una perdita rapida nelle prime settimane, seguita da un plateau. Questo è dovuto sia all’adattamento metabolico sia a una riduzione della motivazione. In questi casi è fondamentale l’intervento multidisciplinare del team (nutrizionista, psicologo, medico), che può aiutare a superare la fase di stallo e consolidare il cambiamento.

Strategie per mantenere i risultati a lungo termine

Uno degli aspetti più critici riguarda il post-rimozione del palloncino. Senza un accompagnamento adeguato, fino al 40-50% dei pazienti recupera parte del peso perso entro un anno. Per evitarlo, servono strategie precise che comprendono: 

  • Alimentazione consapevole (non solo dieta ipocalorica): imparare a riconoscere fame vera, sazietà e trigger emotivi.
  • Attività fisica regolare, personalizzata e sostenibile nel medio-lungo periodo, più utile se associata al rinforzo muscolare per contrastare il calo del metabolismo basale.
  • Contolli regolari anche dopo la rimozione, per monitorare peso e stile di vita e intervenire precocemente in caso di ricadute.

Un aspetto innovativo, oggi oggetto di studio, riguarda il rimodellamento dell’asse intestino-cervello indotto dal palloncino: in alcuni pazienti, il trattamento modifica temporaneamente i segnali ormonali e i circuiti neurali legati alla fame, suggerendo un’azione più complessa e duratura di quanto si pensasse inizialmente.

Costi e copertura assicurativa

Il palloncino gastrico rappresenta un investimento economico, ma anche e soprattutto un investimento sulla salute. Valutarne il costo non significa solo considerare il prezzo della procedura, ma anche i potenziali risparmi derivanti dalla prevenzione delle patologie legate all’obesità. Tuttavia, i costi e la copertura assicurativa possono variare notevolmente in base al Paese, alla struttura e alla tipologia di dispositivo scelto.

Prezzo medio del trattamento

In Italia, il costo totale del trattamento con palloncino gastrico varia generalmente tra i 2.500 e i 5.500 euro, a seconda di vari fattori:

  • Tipo di palloncino: quelli a riempimento endoscopico (come Orbera) tendono a essere più costosi rispetto a quelli ingeribili (come Elipse).
  • Durata del trattamento: dispositivi a 6 mesi sono meno costosi rispetto a quelli che restano in sede 12 mesi o più.
  • Struttura sanitaria: cliniche private in grandi città o centri specializzati possono applicare tariffe superiori, ma spesso includono vantaggi come pacchetti completi con dieta, follow-up medico e supporto psicologico.

Nel costo, solitamente, sono compresi: consulti pre-operatori, esami preliminari, inserimento (con o senza sedazione), controlli periodici e rimozione (se prevista). In alcuni casi, viene incluso anche il supporto nutrizionale per tutta la durata del trattamento.

Possibilità di rimborso da parte delle assicurazioni

In Italia, il palloncino gastrico non è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), essendo classificato come trattamento elettivo e non salvavita. Tuttavia, alcune assicurazioni sanitarie private offrono coperture parziali o totali per procedure di chirurgia bariatrica non invasiva, soprattutto se motivate da patologie correlate come diabete, ipertensione o apnea notturna.

Potrebbe verificarsi la necessità di richiesta di rimborso. In questo caso bisogna valutare caso per caso, e procurarsi:

  • una relazione medica che attesti l’obesità come patologia cronica e il fallimento di altri approcci;
  • la documentazione di eventuali comorbidità;
  • l’indicazione da parte di un centro autorizzato o accreditato.

In alcuni Paesi europei, come Francia e Germania, i sistemi sanitari pubblici possono rimborsare parte del trattamento se inserito in un percorso multidisciplinare con finalità terapeutiche. Questo apre scenari interessanti per i pazienti transfrontalieri o per chi ha assicurazioni internazionali.

Alternative al palloncino gastrico

Il palloncino gastrico rappresenta una soluzione intermedia tra i trattamenti dietetico-comportamentali e la chirurgia bariatrica, ma non è l’unica opzione non chirurgica per affrontare l’obesità. Esistono alternative che si differenziano per efficacia, invasività e accessibilità, e che possono essere considerate in base al profilo clinico del paziente.

Altri trattamenti non chirurgici per la perdita di peso

Ricapitolando, negli ultimi anni, la medicina dell’obesità ha visto una crescita esponenziale di interventi minimamente invasivi e farmacologici:

  • Farmaci anti-obesità di nuova generazione, come semaglutide e tirzepatide, agiscono su ormoni dell’appetito e hanno dimostrato una perdita di peso simile o superiore al palloncino, ma richiedono somministrazioni croniche e controlli frequenti.
  • EndoSleeve (o gastroplastica endoscopica): è una procedura in cui, tramite gastroscopia, lo stomaco viene “piegato” internamente con suture, riducendo la capacità gastrica senza tagli né rimozione di tessuto.

Tutti questi approcci condividono la necessità di un accompagnamento nutrizionale e psicologico costante per risultare efficaci e sicuri.

Confronto con interventi chirurgici bariatrici

Rispetto alla chirurgia bariatrica vera e propria (come sleeve gastrectomy o bypass gastrico), il palloncino gastrico:

  • Ha un profilo di invasività significativamente più basso, in quanto non comporta tagli né modifiche permanenti all’anatomia.
  • Offre risultati più contenuti: la perdita di peso media è inferiore rispetto alla chirurgia (15–20% contro il 30–35% del peso iniziale).
  • Può essere una soluzione ponte per alcuni pazienti candidati alla chirurgia con IMC molto alto utilizzano, in modo da perdere peso iniziale e ridurre i rischi operatori.
  • È reversibile, ma i risultati tendono a svanire dopo 4/6 mesi, con il riassorbimento del palloncino, se non accompagnati da un cambiamento duraturo dello stile di vita.

Un elemento cruciale è il fattore psicologico: il palloncino aiuta a ristabilire un rapporto più consapevole con il cibo, ma non è sufficiente da solo a correggere i comportamenti disfunzionali legati all’alimentazione. La chirurgia, sebbene più drastica, può invece influenzare più direttamente alcuni meccanismi neuroendocrini legati alla fame e alla sazietà.

Il palloncino gastrico rappresenta quindi una soluzione efficace, non chirurgica e temporanea per chi desidera perdere peso in modo controllato, con un buon profilo di sicurezza e senza interventi invasivi. Tuttavia, per ottenere risultati duraturi è fondamentale integrare il trattamento con un cambiamento dello stile di vita, supportato da un team multidisciplinare.

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